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Mostra Van Gogh. L'uomo, la terra, il lavoro Mostra Van Gogh. L'uomo, la terra, il lavoro - Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12 - Milano

Mostra in corso dal 18 ottobre 2014 al 15 marzo 2015

"So benissimo che il dipinto ha dei difetti ma, rendendomi conto che le teste che dipingo adesso sono sempre più vigorose, oso affermare che I mangiatori di patate, insieme con le tele che dipingerò in avvenire, resteranno"

- Vincent Van Gogh

Notizie sulla mostra

20 ottobre - è partita con un successo incredibile di pubblico la mostra Van Gogh a Milano: migliaia già i visitatori entrati a Palazzo Reale.

16 aprile - annunciata l'apertura della mostra su Van Gogh a Milano a partire da ottobre 2014 fino alla primavera 2015.

La mostra Van Gogh a Milano

In mostra a Palazzo Reale una retrospettiva dedicata a Van Gogh, genio pittorico olandese - molto poco compreso in vita - attivo nella seconda parte dell'Ottocento.

A Palazzo Reale vanno in mostra capolavori di Van Gogh che in Italia sono ancora poco conosciuti come Ritratto di Joseph Roulin (1889) e Natura morta con un piatto di cipolle (1889).

Il percorso della mostra si comporrà alla fine di un nucleo di tele provenienti dal Kroller-Müller Museum di Otterlo nei Paesi Bassi; a questi si aggiungeranno inoltre dipinti provenienti dai maggiori musei internazionali per comporre un itinerario del pittore davvero originale.

Il tema della mostra infatti evoca gli spazi contadini tanto cari a Van Gogh - tanto da aspirare egli stesso per molto tempo di fare il pastore - in cui l'uomo si confronta con la natura e la sua forza, tentando di domarla coi propri mezzi per averne un vantaggio che è sempre dapprima la sopravvivenza.

In particolare la mostra di Milano vuole proporsi l'intenzione di analizzare maggiormente un aspetto meno conosciuto dell'artista ossia i primi passi compiuti da van Gogh nella pittura e l'evoluzione della sua arte dopo il contatto con l'Impressionismo e il Neo-Impressionismo di Seurat e Signac. Dapprima Van Gogh non apprezzò la nuova corrente definendo le tele degli Impressionisti "disordinate, mal dipinte e mal disegnate, povere di colore"; ma in un secondo momento sperimentò la tecnica del puntinismo di Seurat e introdusse nella sua tavolozza colori meno pesanti, meno scuri, di quelli che avevano caratterizzato la sua pittura fino a quel momento.

La mostra è curata da Kathleen Adler, critica e studiosa dell'arte dell'Ottocento, già Director of Education alla National Gallery di Londra e si avvale per l'allestimento del noto giapponese Kengo Kuma.

La mostra Van Gogh. L'uomo, la terra, il lavoro a Milano è organizzata dal Comune di Milano e da Palazzo Reale.

Alcuni dei dipinti in mostra

- Autoritratto, 1887
- Paesaggio con covoni di grano e luna crescente, 1889
- Ritratto di Joseph Roulin, 1889
- Natura morta con un piatto di cipolle, 1889

Note biografiche su Van Gogh

Nato nel 1853 e morto nel 1890 per un colpo d'arma da fuoco auto inflittosi, Van Gogh attraversa il mondo della pittura con una tale energia che nello spazio di pochi anni lascia sul terreno centinaia di dipinti e disegni.

Il pittore fu sincero ammiratore della pittura romantica e verista di Daumier, Delacroix, Corot e Millet; quest'ultimo soprattutto era il faro pittorico di Van Gogh il quale lo ammirava e lo condivideva per la scelta dei soggetti, sempre appartenenti alle classi contadine umili, agli ultimi.

Trasferitosi a Parigi nel 1881 a casa del fratello Theo, entrò in contatto con la corrente degli Impressionisti subendone l'influenza ma senza condividerne mai la portata della novità artistica del movimento.

Trasferitosi ad Arles, ritornò ad abbracciare una visione più romantica della pittura. Qui trascorse un periodo vivendo con Gauguin, che Vang Gogh ammirava molto, finito in tragedia con lo scontro tra i due e il ricovero consenziente alla Maison de Santé di Saint-Paul-de-Mausole, un ospedale psichiatrico a Saint-Rémy-de-Provence.

Nell'ospedale iniziò la celebre serie dei cipressi e, nei mesi successivi dopo aver partecipato a mostre impressioniste, il suo nome cominciò a circolare nel mondo della pittura.

Fu associato in questo periodo alla corrente simbolista per la fascinazione luministica della natura da lui ritratta e per l'esagerazione della sua rappresentazione naturalistica. Tuttavia van Gogh sosteneva sempre di ritrarre il vero secondo lui, la realtà nella sua essenza e verità insomma.

Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30. Giovedì e sabato apertura prolungata fino alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura).
Biglietti: € 11; ridotto € 9.50; ridotto speciale € 5.50.
Speciale famiglia: 1 o 2 adulti + bambini (da 6 a 14 anni), € 9.50 adulto e € 5.50 bambino.

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