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qui per il Cartellone 2012/2013 Nel 1801 la Società teatrale della Casa Carcano decise di aprire un nuovo grande teatro nell'area dell'ex convento di San Lazzaro. L'architetto incaricato del progetto fu Luigi Canonica il quale s'ispirò al Teatro La Scala e al Teatro della Cannobiana. Costruito con quattro ordini di palchi il teatro presenta una volta decorata con stucchi e dorature con medaglione centrale tipica del periodo neoclassico di primo Ottocento. Con più di mille posti a sedere il Carcano venne inaugurato il 3 settembre 1803, notte in cui venne rappresentata "Zaira", tratta dal dramma di Voltaire, e il ballo "Alfredo il grande", musicato da Paolo Franchi. Qui il 15 ottobre 1813 Niccolò Paganini venne proclamato "primo violinista del mondo" dopo la rapprensentazione delle "Streghe". Sul palcoscenico del Carcano si esibirono in questi anni le più grandi cantanti liriche, dalla Pasta alla Malibran. La prima esordì al Carcano con "Anna Bolena" di Donizetti mentre la seconda pose il suo nome sul cartellone di "Norma" e de "La Sonnambula" (1833). Dopo i tumulti legati alle Cinque Giornate di Milano (18-22 marzo 1848) i quali portarono le barricate fino davanti all'ingresso del teatro, Il Carcano fu il primo teatro a riprendere la programmazione la sera del 30 marzo con la Compagnia Nazionale Lombarda diretta da Giuseppe Moncalvo. Per tutto l'Ottocento ai tradizionali spettacoli teatrali di prosa e poesia si alternarono spettacoli da circo e concerti bandistici; ma fu la lirica a farla da padrone nella florida stagione che concluse gli anni del secolo. Tra gli attori che calcarono il palcoscenico del Carcano dandogli lustro e ottenendo successo vi furono Gustavo Modena, Edoardo Ferravilla, Ernesto Rossi, Adelaide Ristori, Eleonora Duse, Italia Vitaliani, Ermete Novelli. La crisi arrivò sul finire del XIX secolo e portò alla chiusura del teatro (8 maggio 1904) che si protrasse per circa dieci anni quando, per la passione di Luigi Gianoli, il teatro risorge riprogettato dall'architetto Nazzareno Moretti il quale lo ingrandisce e ne progetta la nuova facciata. Il Carcano rivive la notte del 29 maggio 1913. Tra le due guerre mondiali il Carcano non riesce a sottrarsi alla moda imperante della canzonetta e di spettacoli dal gusto pruriginosi composti di ballerine scatenate secondo la maniera parigina. Il sussulto per riemergere arrivò il 2 marzo 1965 quando il
Piccolo Teatro cercò di spostare l'interesse teatrale dei milanesi
dal centro alla periferia, dove ormai si trova il Carcano dopo l'urbanizzazione
selvaggia degli anni '60. Si rappresenta "Sul caso Oppenheimer"
di Kipphardt a regia di Strehler, Carpi, Puecher, Damiani, Tolusso:
fu un successo di presenze e di critica. |
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