Cookie Consent by PrivacyPolicies.com
In Milan Today.com
DeutschPortuguêsFrançaisEspañolEnglishItaliano


In Milan Today.com
DeutschPortuguêsFrançaisEspañolEnglishItaliano



Mostra Bagliori Gotici alla Galleria Salomon di Milano

La Mostra Bagliori Gotici dal Maestro del 1310 a Bartolomeo Vivarini alla Galleria Salomon di Milano: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Mostre a Milano per settore artistico: Pittura, Scultura, Arte Moderna, Arte Contemporanea, Fotografia, Design, Architettura.

Mostra Bagliori Gotici dal Maestro del 1310 a Bartolomeo Vivarini  MilanoBagliori Gotici dal Maestro del 1310 a Bartolomeo Vivarini - Galleria Salomon, Palazzo Cicogna, Via San Damiano, 2 - Milano

Mostra in corso dal 11 novembre al 17 dicembre 2021

La mostra espone 20 dipinti per illustrare due secoli di pittura italiana, dalla fine del Duecento ai maestri del Tardo Gotico.

Comunicato stampa della Mostra Bagliori Gotici dal Maestro del 1310 a Bartolomeo Vivarini

La mostra propone un suggestivo percorso attraverso due secoli di pittura italiana, dalla fine del Duecento ai maestri del Tardo Gotico, e presenterà 20 dipinti su tavola di eccezionale valore. Per buona parte si parla di “nuove acquisizioni agli studi”, sebbene molte delle opere fossero già conosciute da Federico Zeri (1921 - 1998), che disponeva delle relative immagini nella sua fototeca.

In alcuni casi – ad esempio l’incantevole Madonna col Bambino di Agnolo Gaddi, di certo uno dei vertici della mostra –, le tavole sono state riconosciute meritevoli di dichiarazione d’interesse culturale (notificate) da parte del Ministero della Cultura. Il provvedimento di notifica equivale a dichiarare i dipinti “come degni di far parte delle maggiori collezioni museali italiane”, e attribuisce loro la prerogativa di documenti imprescindibili del nostro patrimonio nazionale. In buona sostanza: opere che il collezionista avveduto non dovrebbe farsi scappare.

La rassegna espositiva prenderà avvio da un’importante tavola dell’anonimo noto come ‘Maestro del 1310’, fondatore della scuola pistoiese. Il dipinto, ritenuto da Tartuferi una prova giovanile di questo geniale autore, è databile al 1300-1305, ed è testimone di una persistente tradizione gotica in Italia, alternativa al classicismo di Giotto e segnata da evidenti influenze francesi. L’estrema rarità delle opere del maestro conservate in raccolte private – si conosceva finora solo una preziosa tavola, già nella villa chiantigiana della pop-star Madonna – attesta la straordinaria rilevanza di questo recupero.

Il Trecento italiano viene sondato attraverso l’analisi di un notevole dittico di Jacopo del Casentino, di un altarolo dell’inconsueto Giovanni Gaddi – fratello maggiore di Agnolo –, un Cristo in pietà fra Santi Margherita e Giovanni dell’anonimo artista senese noto come Maestro del Trittico Richardson, e di due tavole di scuola bolognese, una Madonna addolorata e un San Giovanni Evangelista, di Lippo di Dalmasio, raro Maestro Bolognese del Trecento. Discorso a parte merita il dossale col Giudizio finale di Niccolò di Tommaso, chiara testimonianza del carattere retrospettivo e quasi ‘neobizantino’ della pittura in Toscana dopo la peste del 1348.

Alla lunga stagione del Gotico Internazionale, a cavallo fra i due secoli, appartengono uno splendido altarolo del fiorentino Cenni di Francesco di Ser Cenni, due delicate Madonne di Lorenzo di Bicci e una incisiva tavola con San Francesco che mostra le stimmate del senese Andrea di Bartolo; e ancora una Madonna col Bambino fra i santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista ad opera del pittore portoghese Álvaro Pires de Évora, attivo a lungo in Italia nel primo ‘400 e la cui vicenda personale risulta essere emblematica delle traiettorie culturali tracciate dagli artisti in questa fase.

Allievo di Gentile da Fabriano a Venezia era verosimilmente l’anonimo artista indicato da Zeri come il ‘Maestro dell’Annunciazione Ludlow’, del quale in mostra si presenta una raffinata Madonna in trono col Bambino. Questi in laguna incarna il trait d’union tra gli artisti del Tardogotico e i maestri del primo Rinascimento, a partire da Antonio Vivarini che nella prima attività pare prendere spunto dai suoi modelli.
Il Cristo in pietà di Antonio Vivarini interpreta la cultura umanistica padovana in senso schiettamente lineare, mentre l’analogo soggetto realizzato successivamente da Bartolomeo mostra come pure a Venezia, nella seconda metà del XV secolo, avesse attecchito la concezione prospettica della forma dei maestri fiorentini. Chiudono la rassegna un’intensa Crocifissione del pesarese – ma di cultura felsinea – Giovanni Antonio da Pesaro e una deliziosa Madonna col Bambino e quattro santi del fiorentino Lippo di Andrea di Lippo, tavola questa della metà del Quattrocento ma che pare ancora affermare, con ammirevole consapevolezza storica, l’attualità della tradizione del secolo precedente.

Al progetto di mostra si accompagna l’edizione di pregio di un volume dal titolo The early career of Agnolo Gaddi and a new Madonna and Child, curato da Angelo Tartuferi e dedicato proprio al sopracitato dipinto di Agnolo Gaddi: l’opera è una smagliante testimonianza dell’attività precoce dell’artista, marcata da preziosismi nella cromia che rimandano alla sua formazione a Firenze con Giovanni da Milano e Giottino.

Una mostra di questo calibro in Italia, e in particolare in una galleria privata, è una splendida anomalia: la cultura dei “primitivi” italiani infatti negli ultimi decenni pare aver trovato espressione soprattutto nei paesi anglosassoni, seguendo nondimeno la tradizione impressa dal gusto dei grandi collezionisti americani della fine del XIX secolo. Come già in occasione della rassegna Tabula picta dell’autunno 2018, la galleria di Matteo Salamon mostra un rigore estremo nella scelta delle opere, che si segnalano tutte per l’assoluta correttezza delle attribuzioni – indicate del resto dai più grandi specialisti di pittura italiana fra Trecento e Quattrocento –, per l’eccellente stato di conservazione, per l’indiscutibile qualità formale e per l’illustre provenienza da famose raccolte private.

Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Biglietti: ingresso libero.
Telefono: +39.02.76024638
E-mail: info@salamongallery.com
Sito Web: Salomon Gallery



Contatti - Progetto In Italy Today - Politica sulla riservatezza - Cookie Policy

In Milan Today è aggiornato ogni giorno

© In Milan Today
Tutti i diritti riservati