Thao Nguyen Phan - Pirelli HangarBicocca, Via Chiese 2 - Milano
(Foto: Thao Nguyen Phan, “Reincarnations of Shadows”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2023 Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio)
Mostra in corso dal 4 settembre 2023 al 14 gennaio 2024
Pirelli HangarBicocca presentano presenta Reincarnations of Shadows, la prima mostra personale di Thao Nguyen Phan in Italia. Riconosciuta a livello internazionale per il suo uso combinato di pittura, immagine in movimento e scultura, l’artista vietnamita crea narrazioni oniriche e poetiche che ripercorrono la storia del suo paese in relazione con i cambiamenti ambientali e sociali contemporanei.
Comunicato stampa della mostra Thao Nguyen Phan
Il percorso espositivo,
concepito come un intreccio di rimandi visivi, sonori e tattili tra video, sculture, acquarelli e
dipinti su seta e a lacca, esplora la pratica di Phan, mettendone in luce le qualità simboliche
e immaginifiche. Per l’occasione l’artista ha realizzato una serie di nuove produzioni e
un’inedita installazione video Reincarnations of Shadows (moving-image-poem) (2023): una
personale riflessione sulle potenzialità trasformative e rigenerative dell’arte.
Thao Nguyen Phan (Ho Chi Minh City, 1987; vive e lavora a Ho Chi Minh City), dopo gli studi in
pittura presso Ho Chi Minh University of Fine Arts, Lasalle College of Arts in Singapore e School of
Arts Institute of Chicago, si avvicina all’immagine in movimento attraverso i lavori filmici del regista
giapponese Yasujiro Ozu (1903-1963), del filmmaker thailandese Apichatpong Weerasethakul (1970)
e di Joan Jonas (1936) pioniera americana del video e della performance. L’artista inizia così a
sviluppare un linguaggio visivo in cui la materia pittorica, fungendo da elemento concettuale,
narrativo e connettivo, si combina con media e supporti differenti, da tessuti a libri stampati. Nelle
sue installazioni video, la pittura si anima, creando un immaginario onirico in cui si fondono tradizioni
popolari, narrazioni fiabesche, letteratura, filosofia e vita quotidiana. Phan ripercorre i turbolenti
eventi storici del Vietnam, riflettendo sui cambiamenti ambientali e sociali, legati allo sfruttamento
delle risorse naturali e alla distruzione e colonizzazione del paesaggio da parte dell’essere umano.
“Reincarnations of Shadows”, a cura di Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli è organizzata da Pirelli
HangarBicocca in collaborazione con Kunsthal Charlottenborg, Copenaghen (dove verrà presentata
una versione del progetto espositivo dal 13 marzo al 11 agosto 2024). Prima mostra personale
dedicata a Thao Nguyen Phan da un’istituzione italiana, presenta una serie di installazioni, acquarelli
e video, tra cui diverse nuove produzioni, e immerge i visitatori e le visitatrici nel delicato lavoro
dell’artista. Il titolo dell’esposizione prende spunto dall’installazione video inedita, Reincarnations
of Shadows (moving-image-poem) (2023), commissionata da Pirelli HangarBicocca e co-prodotta
da Fondazione In Between Art Film per l’occasione. A partire dalla figura dell’artista Diem Phung Thi
(1920-2002) – una delle prime donne scultrici moderniste che ha vissuto e lavorato a cavallo tra
Francia e Vietnam –, l’opera offre una riflessione sui significati sociali della storia dell’arte e
dell’architettura e sulle relazioni intergenerazionali tra artiste in contesti post-coloniali. Phan si
interroga sulle possibilità di reincarnazione e risignificazione di simboli, di gesti e di rituali nascosti,
rimasti nell’ombra, tramandati attraverso racconti orali sussurrati e spesso sovrastati dagli effetti
perduranti del colonialismo.
L’idea di reincarnazione pervade tutto il lavoro dell’artista, anche grazie alla presenza di elementi
visivi e sonori ricorrenti. Come afferma Phan stessa: “The more I work with moving images, the more
I feel like moving images, or art-making in general, has this ability to reincarnate”. Attraverso un
processo che richiama la religione buddista, l’artista non ricerca obiettivi o risultati conclusivi nella
sua pratica, ma trasforma ogni progetto in una sorta di organismo vivente che può riadattarsi,
plasmarsi e assumere nuove forme. Così la mostra “Reincarnations of Shadows” trasforma lo spazio
dello Shed di Pirelli HangarBicocca in un ambiente fluido, in cui suoni, immagini e narrazioni si
combinano in un viaggio tra passato, presente e futuro, che affronta in senso più ampio il patrimonio
spirituale della storia del Vietnam in una commistione tra memorie personali e collettive.
La mostra è suddivisa in due aree comunicanti e permeabili. La prima ripercorre in modo inedito la
carriera dell’artista attraverso un sovrapporsi di tele e immagini in movimento. I visitatori e le visitatrici
si interfacciano con i temi centrali della pratica di Phan: il rapporto tra uomo e natura; le
trasformazioni sociali del Vietnam e la sua colonizzazione; la commistione culturale tra oriente e
occidente, tradizione e modernità, località e globalità; la combinazione di memoria, folklore e favola
per creare racconti collettivi in alternativa alla fattualità storica imposta dalle forze politiche dominanti.
In Becoming Alluvium (2019-ongoing), un’installazione composta da un video e da una serie di
dipinti a lacca e acquarelli su seta, l’artista indaga il ruolo economico e sociale del fiume Mekong
per la regione del Sud-Est asiatico attraverso un racconto favolistico e onirico. La storia di due fratelli
e delle loro reincarnazioni successive intreccia molteplici prospettive su natura, amore e consumo,
diventando metafora dello sfruttamento umano dell’ambiente e delle potenzialità di rigenerazione
dello stesso.
Il pubblico è invitato ad attraversare la grande installazione, No Jute Cloth for the Bones (2019-
2023), composta da fusti di juta grezzi sospesi, per accedere alla seconda parte dell’esposizione.
L’opera è un riferimento alla Grande Carestia – avvenuta durante l’occupazione giapponese
dell’Indocina francese tra il 1940 e il 1945 – in gran parte causata dalla trasformazione delle risaie
in piantagioni di juta. L’episodio dà origine anche al video a tre canali, Mute Grain (2019), in cui il
trauma collettivo viene ripercorso attraverso l’intreccio di testimonianze storiche orali e archivi
fotografici, mescolati a immaginari fantastici dalla forte carica poetica. La seconda area è dedicata
alla nuova produzione che dà il titolo alla mostra “Reincarnations of Shadows”. L’installazione video,
accompagnata da una selezione di opere scultoree di Diem Phung Thi degli anni 70-90, che ispirano
le sedute e il display dell’esposizione, celebra la carriera di questa artista fondamentale per la storia
del Modernismo vietnamita.
L’artista
Thao Nguyen Phan ha esposto internazionalmente in mostre personali e collettive in istituzioni che
includono, tra le altre, 59. Biennale di Venezia, Tate St Ives (2022); Kochi-Muziris Biennale, New
Museum Triennial, New York, MOMENTA Biennale de l'image, Montréal (2021); WIELS, Bruxelles,
Chisenhale Gallery, Londra (2020); Fundació Joan Miró, Barcellona, Rockbund Art Museum,
Shanghai, Lyon Biennale, e Sharjah Biennial (2019); Dhaka Art Summit, e Para Site, Hong Kong
(2018); Factory Contemporary Arts Centre, Ho Chi Minh City, Nha San Collective, Hanoi (2017); e
Bétonsalon, Parigi (2016). Tra il 2016 e il 2017 è stata inclusa tra i Protegée Rolex, accompagnata,
come mentore, da Joan Jonas, tra le più riconosciute artiste e performer viventi. Inoltre, nel 2019 è
entrata nella shortlist dell’Hugo Boss Asia Art Award e ha vinto Han Nefkens Foundation – LOOP
Barcelona Video Art Award 2018. Thao Nguyen Phan è co-fondatrice del collettivo Art Labor, che
esplora pratiche interdisciplinari e sviluppa progetti artistici a beneficio della comunità locale
vietnamita.
Catalogo
La mostra in Pirelli HangarBicocca sarà accompagnata da una monografia dedicata all’artista. Il
catalogo riunisce una pluralità di visioni e voci, tra cui i contributi di storici dell’arte e critici
internazionali quali Filipa Ramos, storica dell’arte e direttrice della Galeria Municipal do Porto, e
Roger Nelson, curatore e curator and Assistant Professor of Art History presso School of Humanities,
Nanyang Technological University, Singapore, oltre a una conversazione tra Thao Nguyen Phan e
le curatrici della mostra, Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli, e un’intervista tra l’artista e Phan Dinh
Hoi, assistente personale di Diem Phung Thi. Insieme a un’ampia documentazione fotografica del
progetto espositivo in Pirelli HangarBicocca, il volume contiene approfondimenti critici dei video in
mostra redatti da Han Nefkens, scrittore e fondatore della Han Nefkens Foundation, Alessandro
Rabottini, Direttore artistico di In Between Art Film, Quyên Nguy?n-Hoàng, scrittrice, traduttrice e
curatrice basata in Vietnam e Stati Uniti, e Andrea Lissoni, direttore della Haus der Kunst di Monaco.
Public Program
In occasione della mostra sarà organizzata in collaborazione con Fondazione In Between Art Film
una rassegna di eventi pubblici, parte del Public Program di Pirelli HangarBicocca.
Giovedì 14 settembre alle ore 19.00 si terrà il primo appuntamento, una conversazione tra l’artista
Thao Nguyen Phan e Jaap Guldemond, Director of Exhibitions e curatore presso EYE Film
Museum, Amsterdam.
Giovedì 9 novembre alle ore 19.00 Pirelli HangarBicocca ospiterà una lecture con Jennifer Higgie,
storica d’arte, scrittrice d’arte ed ex direttrice editoriale di Frieze Magazine.
Informazioni utili per la visita
Orari:
da giovedì a domenica dalle 10.30 alle 20.30.
Biglietti: ingresso gratuito.
Sito Web: Pirelli HangarBicocca |